
L'acqua è un bene prezioso, e per questo non ne deve essere sprecata neanche una sola goccia.
Quella che utilizziamo tutti i giorni non è solo quella che esce dal rubinetto: c'è un altro utilizzo più nascosto che viene misurato dall'impronta idrica.
L'impronta idrica è un indicatore che calcola quanta acqua dolce è necessaria per sostenere i nostri consumi.
Ad incidere di più su questo calcolo è l'acqua che viene utilizzata da agricoltura, industria e allevamento.
Su internet possiamo trovare diversi siti che ci aiutano ad scoprire qual'è il nostro consumo di acqua quotidiano, basandosi su quello che mangiamo, quello che indossiamo, su quello che acquistiamo o su quante volte innaffiamo il giardino.
In Italia la media di consumo è pari a 1.869 metri cubi l'anno, ma si calcola che bisognerebbe abbassarla almeno del 30%.
Attenzione quindi agli sprechi: utilizzare lavatrice e lavastoviglie sempre a pieno carico, innaffiare il giardino la sera quando il sole è calato così c'è meno evaporazione, lavare frutta e verdura non sotto l'acqua corrente ma lasciandole a bagno. Quando si va in ferie o ci si assenta per lunghi periodi è buona regola chiudere il rubinetto centrale dell'acqua, evitando così perdite e disagi dovuti a rotture impreviste nell'impianto.
Infine, sottoporre l'impianto ad una corretta e costante manutenzione: un rubinetto che gocciola è causa di un notevole spreco (ad esempio 90 gocce al minuto sono 4.000 litri all'anno)!

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